Collelongo (Aq)
Il paese è situato nella Vallelonga a quota 915 m s.l.m. tra l'area di protezione esterna del parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise e la piana del Fucino. Confina con i comuni di Balsorano, Civita d'Antino, Lecce nei Marsi, Ortucchio, San Vincenzo Valle Roveto, Trasacco e Villavallelonga (AQ). A nord est del suo territorio si trova l'area d'interesse archeologico della valle di Amplero. A ovest il monte Breccioso (1974 m s.l.m.), incluso nel gruppo montuoso della Serra Lunga, separa la Vallelonga.

Periodo preistorico
Le più antiche testimonianze della presenza umana nel territorio della Vallelonga e di Collelongo risalgono al periodo Paleolitico medio, circa 400 mila anni fa: sono oggetti di selce che attestano l'attività prevalentemente venatoria di popolazioni nomadi. Presenze stanziali risalgono al periodo Neolitico, circa 7.000 anni fa, di cui sopravvivono sparuti resti di villaggi, e all'Età del ferro (IX secolo a.C.-VIII secolo a.C.), di cui restano scorci delle recinzioni murarie degli “ocres”, fortificazioni rinvenute su alcuni colli, e di necropoli di tombe circolari a tumulo. Dai corredi funerari di chiaro stampo guerriero si evince che questi popoli erano in continuo conflitto tra di loro. Solo nel V secolo a.C. tutti questi "ocres", che erano comunità indipendenti ("touta") rette da magistrati della nobiltà guerriera, si riunirono sotto un'unica denominazione: i Marsi, popolo di guerrieri che dal V secolo a.C. combatterono per le potenze mediterranee[4].
